Certificazioni
ISO 9001
La norma ISO 9001 definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per un’organizzazione. I requisiti espressi sono di carattere generale e possono essere implementati da ogni tipologia di organizzazione; ultima revisione nel 2015 (ISO 9001:2015).
La ISO 9001 è la normativa di riferimento per chi vuole sottoporre a controllo qualità il proprio processo produttivo in modo ciclico, partendo dalla definizione dei requisiti (espressi e non) dei clienti, arrivando fino al monitoraggio di tutto il percorso/processo produttivo.
Il cliente e la sua soddisfazione sono al centro della ISO 9001; ogni attività, applicazione e monitoraggio delle attività/processi sono infatti volte a determinare il massimo soddisfacimento dell’utilizzatore finale. Le fasi di applicazione della norma partono dalla definizione delle procedure e registrazioni per ogni singolo processo o macro processo identificato all’interno dell’organizzazione aziendale.
Si passa attraverso tutte le aree dell’organizzazione, che comprendono:
- direzione aziendale
- pianificazione
- marketing
- progettazione
- vendita
- approvvigionamento
- produzione[2] o erogazione
- installazione
- assistenza (post vendita)
Il tutto con una attenta analisi delle opportunità aziendali – definizione della missione e visione aziendale espressa attraverso la politica della qualità. Un attento controllo commisurato alla realtà aziendale è effettuato sulla gestione delle risorse umane e strumentali.
In particolare, nel caso dei fornitori, è molto utile fare riferimento alla ISO 10005 che individua le linee guida per la definizione del piano di qualità, utile strumento che ogni fornitore dovrebbe adottare per dimostrare come intende garantire le clausole contrattuali nei confronti del cliente. Il piano di qualità infatti può essere considerato un sottoinsieme del sistema qualità di una azienda che, pur non avendo la certificazione ISO 9001, intende esplicitare nei confronti del cliente le regole di comportamento del proprio sistema.
Dal punto di vista dell’azienda cliente, in sostanza, pretendere il piano di qualità in riferimento al contratto è il primo passo logico necessario per capire come il fornitore gestisce il contratto.
In Italia e in Europa, si sta diffondendo notevolmente, con incrementi annui considerevoli. Per alcuni settori, ed in relazione ai concorsi pubblici (appalti e bandi), la ISO 9001 è obbligatoria.
ISO 14001
La sigla ISO 14001 identifica uno standard di gestione ambientale (SGA) che fissa i requisiti di un «sistema di gestione ambientale» di una qualsiasi organizzazione e fa parte della serie ISO 14000 sviluppate dall'”ISO/TC 207″. Lo standard può essere utilizzato per la certificazione, per una auto-dichiarazione oppure semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e migliorare un sistema di gestione ambientale.
La norma ISO 14001, giunta alla sua seconda edizione del 2004, si ispira esplicitamente al modello PDCA (Plan-Do-Check-Act), detto anche Ciclo di Deming dal nome del suo ideatore William Edwards Deming. Una estesa linea guida è contenuta nella ISO 14004, che riporta i principi, sistemi e tecniche di supporto per i SGA. Una più sintetica “guida all’uso” è contenuta nella stessa ISO 14001:2004. Nel febbraio del 2012 sono partiti i lavori della nuova revisione della norma (14001:2015 “Environmental management systems”), che ISO (International Organization for Standardization) ha pubblicato il 15 settembre 2015.
Certificazione FSC®
La certificazione FSC è una certificazione internazionale, indipendente e di parte terza, specifica per il settore forestale e i prodotti - legnosi e non legnosi - derivati dalle foreste.
Esistono due tipi di certificazione FSC: la certificazione di Gestione forestale, per proprietari e gestori forestali, e la certificazione di Catena di custodia, per imprese di trasformazione e/o commercio di prodotti forestali.
20 ANNI DI FSC® NEL MONDO
Ne ha fatta di strada nei primi 20 anni, crescendo stabilmente e guadagnando il riconoscimento internazionale nello sforzo di promuovere la gestione responsabile delle foreste.
Nel 2014 ricorre il 20° anniversario della fondazione del Forest Stewardship Council ®. In 20 anni FSC ha affrontato molte sfide, e raggiunto molti obiettivi.
Il maggior successo è per FSC® però poter vedere dal vivo i benefici che la gestione forestale responsabile apporta all’ambiente, alle comunità e alle aziende coinvolte.
Ad oggi, quello di FSC® è il sistema di certificazione forestale più accreditato al mondo, in termini di numero di certificati emessi, rigidità dei criteri di certificazione e aziende coinvolte nei processi.
FSC conta 28.000 certificate holders (CH) sparsi in 81 Paesi, e lavora costantemente con 150.000 piccoli proprietari forestali e numerose comunità indigene in tutto il mondo: nel 2013 FSC ha fondato il Permanent Indigenous Peoples’ Committee (Comitato Permanente delle Popolazioni Indigene, CPPI) per dare ancora più voce alle comunità locali su come le foreste debbano essere gestite.
Più di 180 milioni di ettari di foresta in tutto il mondo sono certificati FSC
Il 98% degli intervistati durante l’FSC Global Market Survey del 2012 riconosce il valore che il marchio del Forest Stewardship Council aggiunge al proprio business e ai propri prodotti, ed è intenzionato a rinnovare la propria certificazione.
Clicca qui per vedere gli sviluppi di FSC® nei suoi primi 20 anni di attività.
https://ic.fsc.org/20-years-of-growth/
it.fsc.org
PEFC TM
Il PEFC è la garanzia che la materia prima legnosa per carta e prodotti in legno deriva da foreste gestite in maniera sostenibile.
Le foreste certificate sono regolarmente controllate da ispettori indipendenti.
I seguenti principi sono parte integrante della gestione forestale PEFC.
Il PEFC:
- conserva la foresta come habitat per animali e piante,
- mantiene la funzione protettiva delle foreste nei confronti dell’acqua, del terreno e del clima,
- tutela la biodiversità degli ecosistemi forestali,
- verifica l’origine delle materie prime legnose,
- prevede il taglio delle piante rispettando il naturale ritmo di crescita della foresta,
- prevede che le aree soggette al taglio vengano rimboschite o preferibilmente rigenerate e rinnovate naturalmente,
- tutela i diritti e la salute dei lavoratori,
- favorisce le filiere corte,
- garantisce i diritti delle popolazioni indigene e dei proprietari forestali.
Cosa significa Gestione Forestale Sostenibile
La definizione corrente di gestione forestale sostenibile, adottata nel 1993 dalla Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Foreste in Europa, è:
“la gestione e l’uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e ad un tasso di utilizzo che consentano di mantenerne la biodiversità, produttività, capacità di rinnovazione, vitalità e potenzialità di adempiere, ora e nel futuro, a rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale, senza comportare danni ad altri ecosistemi”.
Cosa è la certificazione di Gestione Forestale Sostenibile (GFS)
È l’attestazione fornita da un Organismo indipendente ad un proprietario/gestore forestale che dichiara che la gestione delle foreste controllate è conforme ad una norma riconosciuta a livello internazionale: tale standard di certificazione contiene le linee guida e gli indicatori per definire “sostenibile” la conduzione delle attività di gestione forestale. In Italia, tale standard si chiama ITA 1000, che insieme ai documenti ITA 1001-1 e ITA 1001-2 costituisce lo schema di certificazione di GFS PEFC in Italia.
Cosa garantisce la Certificazione forestale?
La certificazione di GFS garantisce al consumatore finale che i prodotti di origine forestale (il legno o un suo derivato, come la cellulosa, ma anche i prodotti forestali non legnosi, come funghi, tartufi, frutti di bosco, castagne, ecc.) derivano da foreste gestite in maniera legale e sostenibile, quindi che non provengano da tagli illegali o da interventi irresponsabili, che possono portare all’impoverimento o alla distruzione delle risorse forestali.
Perché è importante la Certificazione forestale?
La certificazione forestale ha origine dalla crescente esigenza dei consumatori di poter disporre di prodotti a base di legno proveniente da boschi gestiti in maniera corretta, sia da un punto di vista ecologico che economico e sociale (cioè sostenibile).
La collettività è sempre più sensibile verso i temi ambientali e della gestione del territorio e di conseguenza il mercato accorda sempre di più la preferenza a quei manufatti realizzati con legname proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, anche per essere sicuri che il legname non provenga da foreste tagliate illegalmente o in maniera insostenibile. Per avere questa garanzia, la gestione del bosco deve essere certificata da un ente indipendente sulla base di standard gestionali riconosciuti e condivisi: questa certificazione si chiama “certificazione della gestione forestale sostenibile”.
Il legname o la fibra che deriva da tali boschi può essere marchiato per poter rimanere rintracciabile nelle varie fasi delle successive lavorazioni, sino al prodotto finito ed è quindi commerciabile come proveniente da boschi gestiti in maniera corretta. Questo secondo tipo di certificazione viene denominato “catena di custodia” (Chain of Custody – CoC). Se il manufatto rispetta le condizioni della chain of custody, anch’esso sarà riconoscibile dal consumatore finale attraverso uno specifico marchio.
I vantaggi di una Catena di Custodia
La convenienza per chi fornisce prodotti certificati risiede, oltre che negli aspetti etici, in considerazioni di natura economica connesse alla preferenza accordata dal consumatore al prodotto certificato PEFC rispetto ad uno senza le stesse garanzie di tracciabilità e sostenibilità.
La certificazione di “catena di custodia” della propria azienda rappresenta un utile strumento di marketing, di differenziazione rispetto ai concorrenti e di comunicazione verso la clientela, un’opportunità di ufficializzare il proprio impegno imprenditoriale verso l’ambiente, ma al tempo stesso anche un impegno per la promozione di una gestione oculata e corretta dei boschi di origine della materia prima.